Certe notti
- Nick Mummybook
- 13 dic 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Sandra viene a darmi la buonanotte. E raggiunge le sorelle in camera.
Dopo un po’, però, ricompare, saltando sul mio letto.
- Mamma, però, io non ho sonno e domani ho la scuola in presenza. E come faccio se non mi addormento?
Effettivamente domani solo Sandra, che frequenta la prima, torna in classe. Capisco il suo stato d’animo. Tra un’ordinanza e una smentita, è praticamente da metà ottobre che ne parliamo tutti i giorni. Il momento è super-atteso. La piccola è in ansia.
Io sono già sotto le coperte. Le dico:
- Vuoi stare dieci minuti qui, abbracciata a mamma, così ti rilassi?
Ovviamente neanche il tempo di finire la domanda ed è incollata a me. L’abbraccio stretta stretta. Poi arriva il papà, il cantastorie della sera.
Con aria da chi non vuole essere preso a calci per una notte intera, mi chiede:
- Ma Sandra dorme qui?
- Solo dieci minuti - rispondo io, facendogli l’occhiolino.
Il papà intende il momento particolare e va da Paola e Camilla, con la sua fiaba. Stasera russa.
É mattina. Altro che solo dieci minuti per rilassarsi!
Qui la bambina doveva essere proprio stressata: è rimasta incollata a me tutta la notte!
Io mi sento fortemente in colpa rispetto alle sorelle: a loro, calma o agitazione, le abbiamo sempre consolate nel loro letto.
Ma è andata. E ora bisogna prepararsi per andare a scuola. In presenza. Quindi è ora di alzarsi. L’accarezzo, la prendo in braccio, me la stringo al petto e le dico:
- Sandra, hai dormito tutta la notte abbracciata a mamma?
E lei da amante consumata, con la voce impastata dal sonno:
- Sì, è piaciuto molto anche a me!

Piccole e (in)confutabili verità di Mummybook (2020)
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