Cotoletta, amore e fantasia
- Nick Mummybook
- 28 giu 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Finalmente a casa dei nonni! Camilla e Sandra scelgono i vestiti più belli e vengono con me. La quarantena per loro finisce oggi.
Mi raccomando - le avverto - se abbracciamo, teniamo le mascherine; se, invece, ce ne stiamo sul terrazzo, a distanza, stiamo pure senza!
Nonni felici, bambine felici. Si chiacchiera del più e del meno, un aneddoto, una risata, una fotografia. Ma quando sto sul punto di andarmene, mia madre pronuncia una frase da stallo: Vi va una cotoletta?
Il volto di Sandra si illumina. Ha la faccia dell’acquolina. Tre mesi senza la cucina della nonna sono tanti. Troppi. E in un attimo la bambina è a capotavola, mani lavate per bene, soddisfatta e composta.
Ovviamente quando mia madre dice “cotoletta” non è mai una cotoletta e basta.
É anche pasta: bolognese. É anche contorno: melanzane a funghetto. Un po’ di formaggio…insomma gusta una cosa, gustane un’altra, ad un certo punto il ritmo delle mie figlie si fa troppo lento. E io vorrei tornarmene a casa.
Forse non hanno più appetito - penso. Anche perché c’è da dire che le porzioni di mia madre non sono da "novelle cuisine" ma da trattoria per uomini forzuti.
A tavola, Camilla solitamente è più lenta delle sorelle, quindi non mi stupisce, ma vedere Sandra che gira e rigira la forchetta nel piatto, per prendere un pezzetto di melanzane a funghetto, mi fa pensare che davvero sono sazie.
Fate presto - le sprono - Se non avete più fame non importa altrimenti ce ne andiamo alle dieci e mezza!
Le due sorelle si guardano, in una sorta di intesa a distanza. Poi Sandra con tono perentorio dice alla sorella: Camilla, allora andiamo lente, perché io me ne voglio andare alle dieci e mezza!
Questa è fame d’amore!

Piccole e (in)confutabili verità di Mummybook (Giugno 2020)




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