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Facciamo il deserto e lo chiamiamo pace

  • Nick Mummybook
  • 9 giu 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Stasera siamo andati al parco. Come molte altre sere. Eppure è stato diverso. Di solito c’è un via vai di bambini scorrazzanti, ma anche adulti che fanno due chiacchiere, coppie di innamorati, preadolescenti alle prime uscite tra amici.

Anche stavolta ce n’era di gente, come no!

Con questo caldo, non siamo gli unici a voler godere un po’ del fresco delle ore serali. Eppure non abbiamo faticato a trovare una panchina libera.

Sarà che molti sono già in vacanza e la città, in prossimità del Ferragosto, va svuotandosi. Molti altri, invece, andavano via proprio mentre arrivavamo noi...

...chissà forse c’era qualche partita!

La peculiarità stavolta è stata che anche le due panchine di fronte alla nostra, poco dopo il nostro arrivo, sono state lasciate libere.

Su quella alla nostra sinistra c’era una coppietta, neanche più tanto giovane; sembrava voler stare lì a lungo, a sussurrarsi parole d’amore e invece sono andati via di scatto.

Su quella alla nostra destra, c’era un’altra coppietta, molto più giovane; sono stati lì seduti qualche minuto, fronte contro fronte, a scambiarsi effusioni affettuose, eppure anche loro, dopo poco, sono andati via, a passo spedito.

Soli, siamo rimasti noi cinque, completamente soli. Il deserto intorno.

Ad allungare lo sguardo non si vedeva una panchina occupata. Solo alberi e luci soffuse. Il parco non è mai stato così spopolato. Praticamente era come stare in un giardino privato. Ed anche a prestare orecchio non sarebbe stato che pace e silenzio, eccezion fatta per il pianto acuto ed ininterrotto di Sandra, dall’ingresso fino ad arrivare all’altro lato del parco. Un pianto acuto che faceva l'effetto opposto a quello di Orfeo: il mito greco racconta di una musica capace di placare le belve e di alberi che si spostavano, rapiti dalle dolcissime note; la nostra realtà, invece, vede una piccola creatura capace di allontanare, con urla da record, avventori di ogni età. Chi era andato a fare due passi ha rimandato all’indomani, chi era andato a rilassarsi è tornato a casa stressato, chi era andato ad amoreggiare e a fare progetti per il futuro, per colpa nostra, probabilmente sceglierà di non avere mai dei figli.

Facciamo il deserto e lo chiamiamo pace!



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Illustrazioni di Gerardo Pinto


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