L'arte di una mamma "per finta"
- Nick Mummybook
- 9 giu 2020
- Tempo di lettura: 1 min
La mamma è una sola. È per questo che se sento chiamare mammaaaa rispondo subito dimmi, amore! Ma capita spesso che Paola mi dica: Ma no, mamma, Camilla sta chiamando me, stiamo giocando a mamma e figlia! Ah d’accordo – rispondo io, anche rincuorata. È come se avessi una sostituta per un po’! E così continuo a rassettare in cucina. Mentre mi perdo nei miei pensieri.
Tanto da rispondere ancora: Cami, cosa c’è?
E lei: Ma io chiamato Paola mamma, no tu! Mamma mammaaa! Già, scusami, l’avevo dimenticato. E allora mi tiro fuori. Rassetto in cucina (Mammaaaa, mammaaaaa….), sistemo i giocattoli (mammaaaaa, mammmaaaaa), senza mai intervenire, preparo la cena (mammaaaaa, mammaaa….). Ah quante cose si riescono a fare quando giocano tra di loro. (Mammmaaaaaa) Sì, magari mettono un po’ in disordine. (Mammmaaaaaa) Giocano a lavarsi (Mammmaaaaaa), vestirsi, (Mammmaaaaaa), andare a scuola, (Mammmaaaaaa), addirittura a fare le passeggiate al parco (Mammmaaaaaa). Camilla continua a chiamare, ma io non vado, non voglio interrompere il gioco e la complicità che lo contraddistingue. Fin quando il tono di Camilla d’un tratto si fa più urgente e urla: Mamma bera, mamma bera, mamma beraaa...(mamma vera, mamma veraaa). La mamma per finta l’ha lasciata nel corridoio. Legata nel passeggino.
Ed è andata a colorare!

Piccole e (in)confutabili verità di Mummybook (2015)




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