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Si può insegnare il latino ai bambini?

  • Nick Mummybook
  • 27 mar 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 28 mar 2021

- Mamma, vogliamo fare prima che io corro e tu mi prendi e poi giochiamo in greco…cioè in napoletano…ma qual è, mamma, quella lingua di ieri?

- Né greco né napoletano, Sandra, è latino! - rispondo divertita.

E così, dopo la corsa e la presa, riprendiamo il nostro ludus linguistico: si cerca una parola sul vocabolario di latino, la si scrive su un post-it e lo si attacca sul relativo oggetto.

A chi sta pensando che voglia torturare le mie figlie rispondo subito che la curiosità è partita da loro, visto che, da un paio di giorni, hanno iniziato a porre domande sulle lingue: perché c’è chi parla il francese e chi l’inglese, l’italiano e lo spagnolo e le parole chi le decide e come si parlava tanto tempo fa e come si parlerà domani etc…etc…

Ad ogni modo, prima lezione di latino a pranzo: Paola è addetta alla ricerca della parola sul vocabolario, la trascrive e passa il post-it a Camilla e Sandra che lo attaccano: sulla bottiglia d’acqua aqua, su quella di vino vinum, sul bicchiere poculum, ed ognuna il suo: poculum Paulae, poculum Camillae, poculum Sandrae, e poi ancora panis, per il pane, piper, per il pepe e caseus per il formaggio.

Poi metto a tavola il gateau di patate, ma - spiego loro - i Romani non mangiavano il gateau di patate, perché non conoscevano le patate, quindi questa parola in latino non esiste.

Di pomeriggio, all’ora della merenda il gioco Latine loqui riprende.

- Mamma, come si dice kiwi in latino?

- I Romani non conoscevano il kiwi - rispondo - quindi non esiste la parola kiwi in latino.

- Ah! E mela?

- Mela si dice “malum” - risponde mio marito

- Ah quindi mangiavano le mele! - commenta Camilla, che detesta il kiwi.

La seconda lezione di latino vede la presenza solo di Sandra, che già ieri, vedendo Paola, voleva provare lei a cercare le parole sul vocabolario. Così cerca orologio, scriviamo clepsydra e attacchiamo il post-it sul display del forno a microonde. Poi quadro, tabula picta e attacchiamo il post-it sul quadro, poi lampada, scriviamo lanterna e attacchiamo il post-it, poi libro liber, penna stilus e così via…

- Lavastoviglie?

- No, amore, la lavastoviglie i Romani non la conoscevano.

Sandra pensa ad un'altra parola e con voce squillante:

- Scorreggia!

Rido. Sandra cerca scorreggia. Io aspetto per vedere che fa.

- Ma, mamma - commenta stupita -“scorreggia” non c’è: i Romani allora non facevano le scorregge! - esclama sconvolta in viso.

- Ma come no, è un fatto naturale - dico io che sto proprio utilizzando il cosiddetto metodo natura per l’apprendimento del latino - prova a cercare peto.

E infatti:

- Veeentris cre-pitus…ventris crepitus - legge Sandra soddisfatta.

Ancor più soddisfatta scrive il post-it.

E vittoriosa si attacca il post-it…sulla tasca posteriore dei jeans.

E a scanso di equivoci specifica:

- Sul culetto, mamma!


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