Stella cadente e desiderio caduto
- Nick Mummybook
- 24 mag 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Sandra è un’ottimista per natura. Ha sempre il sorriso sulle cose. Molto spesso se la ride proprio. È abituata alla sopravvivenza, si fa spazio tra le sorelle, alle quali volentieri gliele suona pure, predomina e, a 5 anni, ha fatto suo il mio motto adolescenziale “Volere è potere”, aggiungendo un pizzico di magia, nella quale solo i bambini possono credere con irremovibile certezza. Stasera a tavola, si parla di desideri e Sandra, che si è portata una gamba sulla sedia, la testa china su un lato e un’espressione di disappunto, ascolta il suo papà, incorruttibile pessimista.
Mio marito va dissertando sui desideri realizzabili e non realizzabili. Alcune cose sono possibili, altre impossibili, anche con enorme sforzo e sacrificio. Sandra lo ascolta scettica e poi, con l’aria da donna saggia, sentenzia: “Papà, i desideri sono tutti realizzabili!”. Wow, che soddisfazione mia figlia! Che dose di ottimismo e di buona volontà! Ne farà di strada, certamente.

Mio marito a questo punto, si concentra nel suo ruolo più di docente che di padre e si accinge a confutare la tesi della figlia, con un esempio lampante: “Io una volta ho espresso un desiderio…”. La bambina, che forse già ha capito dove il padre vuole andare a parare, lo interrompe: “Ma hai visto la stella cadente?”. “Sì - risponde mio marito - ho espresso il desiderio mentre vedevo la stella cadere e lasciare una scia lunga lunga e luminosa. Ma il mio desiderio non si è avverato!” Silenzio. Sandra lo guarda e tace. Mio marito riprende il discorso: “E sai che cosa ho desiderato? Di avere tre figlie che fanno sempre le brave!”. “Eh certo, papà - ribatte lesta Sandra, che non si è spostata di un millimetro dalla sua posa plastica - ora tu l’hai detto, certo che non si avvera! - ed eliminando ogni dubbio ed anche con una certa soddisfazione - Non si avvererà mai più!”.
Piccole e (in)confutabili verità di Mummybook




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