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A, b, c, d...

  • Nick Mummybook
  • 5 apr 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Erano arrivati tutti insieme. C’era una gran folla. Chi spingeva a destra, chi a sinistra. Non si capiva bene come procedere. Anzi, a guardarli, sembrava impossibile potessero davvero starci tutti in duemila pagine, dietro una copertina rossa di pelle.

Un vocio, un chiacchiericcio, una gran confusione.

Poi si fece il silenzio, quando Primo parlò:

- Insomma, tocca a me stare a pagina numero 1. Mettetevi nei panni di chi mi cerca, di chi voglia sapere se sono un aggettivo, un nome o un verbo, di chi - può sembrare strano, famoso come sono - non sappia cosa significhi. Il Primo dove vai a cercarlo? Ovviamente nella prima pagina!

Qualcuno annuiva, erano Accondiscendenza, Accordo e Ignavia.

Ma poi si fece avanti Prepotenza. Prese la borsetta, che aveva a tracolla, e, colpendo di qui e di lì, cominciò a farsi largo, arrivando avanti a tutti.

- Ma fatemi il piacere - urlò furiosa - il primo posto spetta a me. Lo pretendo! Sono o non sono la signora Prepotenza? Dove volete che mi cerchino, nelle ultime pagine? E che figura ci farei?

Paura, Pusillanimità e Disappunto si lanciarono uno sguardo di intesa. Non condividevano, ma non intervennero. Generosità, Cortesia e Disponibilità stavano già per fare spazio a Primo e Prepotenza, quando arrivò Egualitario, con suo cugino Affabile:

- Mettiamo ai voti le vostre proposte e piano piano ci accorderemo tutti! Troveremo certamente un modo...

- Ah sì e quando - lo interruppe Assoluto, che per Egualitario ed Affabile nutriva un’antica antipatia - Ah ah ah, mi fate ridere. Iniziamo col dire che la prima parola fra tutte deve essere certa, chiara, insomma, assoluta, come me! Chi vuole conoscere l’italiano ha bisogno di certezze!

Riprese il brusio, i lemmi arrivati erano migliaia e non si capiva bene come si sarebbero dovuti disporre. L’intento era buono: raccogliersi tutti, per presentarsi ai bambini. Li avevano visti, infatti, troppe volte dubbiosi e perplessi. Soprattutto le parole più lunghe o quelle più rare avevano spesso colto negli occhi dei piccoli lettori un'espressione di smarrimento. E certo: non le conoscevano! Ma come farsi trovare?

Arrivò Ordine e disse:

- Cari miei, dobbiamo procedere come farebbe mio cugino Alfabetico. Disponetevi secondo la vostra iniziale: A, B, C, D, E, F, G, H, I, L, M, N, O, P, Q, R, S, T, U, V, Z.

Ma Bombardamento non voleva stare nella stessa pagina di Bontà. Stupidità non voleva sentire ragioni di doversi incolonnare sotto la S assieme a Sapienza. Fortuna che Pipì era felice di stare assieme a Pannolino, ma Cacca piangeva, perché non vedeva né PannolinoVasino. Poi, però, si avvicinò Culetto e Cacca sorrise.

Ad ogni modo, seppure a fatica, si crearono 21 enormi gruppi. Ma in ognuno si discuteva per la posizione. Primo e Prepotenza che si erano ritrovati assieme sotto la P, avevano iniziato a litigare. Per non parlare della confusione che c’era sotto la S, per il bisticcio tra Suono e Silenzio. Ora tutti volevano essere i primi della lettera.

Ma arrivò Vocabolario, grosso e vecchio, saggio ed autorevole:

- Sono molto d’accordo con Ordine e suo cugino Alfabetico. Ed è così che dobbiamo procedere. Primo, tu che chiacchieri tanto, mettiti dopo Prepotenza!

Il viso di Prepotenza si illuminò di gran soddisfazione.

- Ma, signor Vocabolario, io sono Primo!

- Non perderai il tuo significato, tranquillo! Vedi, tu e Prepotenza iniziate entrambi con le stesse lettere p+r. Ma poi...ripeti con me l’alfabeto…

Ed insieme: a, b, c, d, e…

- Vedi - interruppe il signor Vocabolario - la E viene prima della I, quindi Prepotenza sarà prima di Primo!

Così Orgoglio prese posto dopo Ordine, Lavoro prima di Libertà, Rispettare prima di Rispetto e Capire dopo Calma.

Ci volle un po’ di tempo, sotto ogni lettera era tutto un ripetere l’alfabeto a, b, c, d, e…. Ma alla fine il Signor Vocabolario potè dirsi soddisfatto. Dopo aver mandato Controllore in giro per le varie pagine, finalmente potè accomodarsi rimboccandosi la copertina rossa, aspettando la mano incerta di un bambino curioso, che lo scoprisse e sfogliasse, alla ricerca di questa o quell’altra parola, ripetendo ad alta voce, mentre con l’indice scorreva le pagine, a, b, c, d, e, f, g, h, i, l, m, n, o, p, q, r, s, t, u, v, z.





Nicoletta Tancredi


Piccole e (in)confutabili storie didattiche di Mummybook (2021)




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