Fermi al titolo

Giulia Cecchettin è stata uccisa: così titolano, domenica, a tutta pagina, i quotidiani italiani. Il giorno dopo, oltre a quello sull’arresto del fidanzato, spunta, tra i titoli, la soluzione: Educazione sentimentale a scuola. Fermi tutti: il vaccino contro i femminicidi lo somministrano i proff in aula!

L’assurdo sapete qual è? Che si tira in ballo la scuola, quando, da quest’anno, sono stati cancellati dall’elenco dei giornali cui le scuole possono abbonarsi, per attività di lettura e riflessione in classe, i quotidiani! Sì, i quotidiani! Noi docenti quest’anno non abbiamo potuto abbonare le nostre classi ai quotidiani. Quelli sulle cui pagine è impresso l’inchiostro della nostra storia, che bella non è, e che è destinata a peggiorare, se non ci preoccupiamo di farla conoscere e comprendere ai ragazzi.

E sentite anche questa: noi docenti possiamo, invece, abbonarci a riviste! E su quali articoli dovremmo ragionare con i nostri alunni, per lavorare sul loro senso critico? Su quelli specialistici? E di quale settore? Follia! 

Ci tolgono i quotidiani e ci dicono di lavorare sulla cronaca. La scuola, sola, senza il supporto delle famiglie, senza i quotidiani in classe. Quale controsenso! 

Ci tolgono gli strumenti e le condizioni, per riversarci addosso le responsabilità della società tutta, senza tener conto che la sensibilizzazione passa attraverso la conoscenza.

Se li vogliono ignoranti, allora mettano in conto che siano anche insensibili.

Nicoletta Tancredi