Se Demetra è Iambe
- Nick Mummybook
- 4 lug 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Poesia irriverente Per tutta quella gente A cui non sembra strano Mostrarsi ficcanaso.
Ma potrei anche cominciare
Poesia d’invettiva Per la gente cattiva Che ha la lingua biforcuta E si dà l’aria d’esser arguta.
Ma potrei anche cominciare
Poesia grossolana Per chi fa la … balzana Salta di palo in frasca Cento ne piglia cento ne lascia.
Ma potrei anche cominciare
Poesia di tono giambico Colorito e goliardico Per chi fa il professore Di letame agitatore
Ma forse potrei cominciare così
Poesia colorita spuntuta e sgradita a chi sputa sentenze e non capisce niente parla come un razzo e fa uno schiamazzo di insulti e frasi rotte di verità distorte.
Questa poesia la dedico a chi mi viene a dire che tre figlie son tante che mi serve un calmante;
a chi allude ai miei istinti sessuali come fossero bestiali mentre i suoi son celestiali;
a chi fa battute antiprocreazione, a chi mi chiede se guardo la televisione.
A chi vuole sapere se sono neocatecumenale o se non mi ha funzionato l’anticoncezionale.
A chi crede che la sua famiglia sia perfetta: Due figli, una moglie, un’amante diletta.
A chi viene a dirmi “da tempo non lavori” Gli pagheranno la pensione questi miei tesori!
A chi mi dice: adesso basta! Come se gli avessi chiesto un’asta.
A chi mi dice: torna quella che eri! Mentre sarebbe triste tornare solo a ieri.
A chi mi dice “prova per il maschio” Ecco qui poi mi viene un raschio.
A chi dà suggerimenti d’ogni sorta E si tiene ben lontano dalla mia porta.
A chi mi dice che hanno poca differenza d’età Inutilmente rimarcando un’oggettività.
A tutt’altre persone mi verrebbe da dire
Grazie per aver accolto ogni mio fagottino, il terzo come fosse stato il primo.
Grazie per avermi accarezzato nel letto della clinica, quand’ero senza fiato.
Grazie a te che sei lontano eppure vicino a te che mandi segnali di bene infinito.
Nicoletta Tancredi (2015)





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