Qui si ride!

Durante un’estiva vacanza romana, mio marito prende a spiegare alle ragazze le differenze tra i vari stili architettonici. Poi, ammirando il palazzo della Farnesina, il discorso si concentra sull’architettura fascista, imponente e squadrata. Di qui si passa ad analizzare gli aspetti linguistici del fascismo, la riluttanza verso l’uso di termini stranieri e la predilezione di una lingua italiana pura, anche a costo di perdere immediatezza nella comunicazione.

Paola allora commenta: “Come se il bar lo si ribattezzasse Qui si beve”.

Esattamente! - dice entusiasta mio marito.

Il concetto è stato afferrato, ma anche Sandra vuole dare il suo contributo.

Ho capito! È come se al posto di WC si scrivesse Qui si caga!

Dall’architettura all’escatologia il passo è breve.

Piccole (in)confutabili verità di Mummybook