E poi...?

Tempo di cambiamenti. Quest’anno, alla primaria, giro di boa anche per Sandra.

L’anno prossimo, anche per l’ultima di casa, sarà Scuola Secondaria di primo grado che - visto che la parola “Secondaria” fa troppo "superiori" - chiamiamo, più confidenzialmente, scuola media.

Siamo in bagno io e lei. Ci prepariamo per andare a scuola. Manca un quarto alle otto. Un sorriso ricambiato nello specchio, all’ultimo colpo di spazzola.

• Sandra, ma ci pensi, a settembre anche tu andrai alle medie! - le dico dallo specchio di destra.

E dall’altro specchio mi risponde, col suo sorriso ad incisivi larghi:

• Sì, mamma! Lo so! - visibilmente soddisfatta di entrare a pieno titolo nel mondo dei grandi! Lei che, terzogenita, un posticino nel mondo dei grandi se l'è sempre ricavato.

Arriccia il naso e gli occhiali salgono un po’. Che buffa! La guardo innamorata.

• Non mi sembra vero! - attacco allora, in un moto di nostalgia. E, nostalgica, dico - Ma quando è passato tutto questo tempo? - E con voce dolce dolce, qualcuno potrebbe dire stucchevole - Sembra ieri che, in questo bagno, ti cambiavo il pannolino e i capelli te li spazzolavo io…

Mi salgono le lacrime agli occhi, il mio discorso ha preso una piega molto più chiara e definita di quella dei miei capelli, che non ne vogliono sapere di stare composti. La piega dell’amore. Dell’Omnia vincit Amor. Le mie parole parlano d’amore.

Allora l’abbraccio, per tenerla stretta, come se in un abbraccio stretto stretto potessi bloccare il tempo. E riprendo il discorso, volendo disegnare allora altri scenari:

• Sandra, quindi anche tu vai alle medie… E poi?

• E poi torno! - mi fa risoluta, ovvia, felice. Netta, come la fila che porta al centro della testa, tra una mollettina e l’altra.

Piccole e (in)confutabili verità di Mummybook (2024)