Quel vecchio macchinario
- Nick Mummybook
- 3 ago 2022
- Tempo di lettura: 1 min
Quel vecchio macchinario
A farlo funzionare
Ci vorrebbe un miracolo
Oppure chi lo sa
Ne faceva scintille
In un tempo che fu
Ma ora è rotto
Di ruggine
Non fa più brum brum
Ne è passata di acqua sotto i ponti.
Di tempo per questo catorcio
Che se lo guardo con più intensità
Mi sembra di poterlo spaccà
Rotto, in disuso
Consunto. Precluso
Ad ogni attività
Eppure arriva sempre qualcuno intelligente
Che mette un oleante
E il macchinar riparte
Come da tradizione
E senza trasparenza
Ogni ingranaggio torna
A cieca sua obbedienza
E piano piano affanna
E senza far rumore
Ritorna viva e vegeta
La raccomandazione
Rotellina in rotella
Perfetto ogni passaggio
Che mai immagineresti
Che servirebbe ad altro
Illusi, credevate di essere cambiati?
Fai parte del sistema?
No? E allora trema
Che questi signoroni titolati
ingrassano ingranaggi
E ingrati ingranano
E brillano di olio
Che non è brillantina
Ma solo corruttela
Che fete di latrina
Son luridi, son sozzi
Son avidi pitocchi
E metton la cravatta
E sempre s’arabbattan
Fanno culo e camicia
Con chi ora comanda
Prima che cambi rotta
Con quello s’accompagnan.
E a te che cosa resta?
Soltanto l’onestà
Di guardarti allo specchio
Con somma dignità.
Intanto ecco i pavoni
Attori del jet set
Hanno lasciato a casa
la tuta d’officina
E fingono eleganza
Senza annebbiar ignoranza
Di tutta questa sudicia
E lercia lor manfrina.

Nicoletta Tancredi
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